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Integratori alimentari

Integratori alimentari, cosa sono e a cosa servono

Al giorno d’oggi si legge e si sente dire spesso che per mantenersi in forma e salute è necessario fare attività fisica, seguire una dieta equilibrata e utilizzare i cosiddetti integratori alimentari o nutraceuticiper compensare eventuali carenze. Ma che cosa sono queste sostanze, a che cosa servono, come si assumono e, soprattutto, come si scelgono? Il Ministero della Salute li descrive come “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dietae che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate“. Dunque gli integratori alimentari sono elementi che esistono di per sè in natura e che come tali sono assunti in una normale dieta, ma che in alcuni casi possono essere carenti e/o consumati in quantità inferiore rispetto all’effettivo fabbisogno.In linea generale i nutraceutici si possono suddividere in 5 categorie – per la prevenzione e la salute, per l’attività sportiva, per il dimagrimento, per contrastare l’invecchiamento e per scopi estetici – all’interno delle quali sono ulteriormente classificati in base alla loro natura e all’effetto esplicato. Relativamente alla carenza o alla maggiore necessità accertata nei suddetti casi, quindi, è possibile arricchire la dieta con specifici integratori alimentari, che pur non essendo farmaci né prodotti dietetici vanno comunque assunti sotto controllo medico e solo per una reale esigenza.Scendendo nello specifico, per quanto riguarda la prevenzione e la salute i nutraceutici sono indicati come coadiuvanti per problemi cardiovascolari, colesterolo, arteriosclerosi, circolazione cerebrale, disturbi di memoria e concentrazione, senescenza precoce, potenziamento del sistema immunitario, problemi articolari (artrosi, osteoporosi), iperglicemia, prediabete, diabete di tipo 2, depurazione di fegato e vie biliari, disintossicazione ed eliminazione di metalli pesanti, ristagno e drenaggio di liquidi, disturbi alla prostata, problemi di sonno e di stress.Integratori alimentari o nutraceutici Nel caso dell’attività sportiva, invece, sono indicati per reintegrare sali minerali, amminoacidi (essenziali e non essenziali), proteine e carboidrati, incrementare le energie, aumentare e rinforzare le fibre muscolari, mentre per quanto concerne il dimagrimento accelerano e/o rendono più efficiente il metabolismo, impediscono parzialmente l’assorbimento di grassi e zuccheri, riducono lo stimolo della fame. Gli integratori alimentari che contrastano l’invecchiamento, infine, inibiscono il meccanismo di attacco dei radicali liberi a danno delle cellule e quelli per scopi estetici vanno a colmare eventuali carenze di nutritivi che causano per esempio la caduta dei capelli, rendono le unghie deboli, la pelle opaca e/o poco compatta e via dicendo.Da un punto di vista commerciale, i nutraceutici si dividono in integratori mono e pluri composti predosati, che rappresentano la categoria più venduta e comprendono gli integratori energetici, gli integratori proteici, gli integratori di acidi grassi e gli integratori di fibre, in integratori vitaminici,integratori di sali minerali e integratori alimentari (a base di vitamine, fibre e di estratti di erbe).Per la scelta del nutraceutico (o dei nutraceutici) più adatto alle proprie esigenze è sempre consigliato rivolgersi al medico, dal momento che l’abuso o l’abbinamento sbagliato di sostanze può causare problemi anziché benefici. Come spiega infatti a Vanity Fair la dottoressa Fiorella Coccolo, “la A, amica della pelle e della vista, la B12, dall’effetto ricostituente, la C, utile a ossa, denti e capillari e la E, immunostimolante” sono gli elementi più comuni negli integratori, ma vanno abbinati “con cautela” perché “troppa E può intaccare la A, e troppa C distrugge la B12“. Allo stesso modo, calcio e vitamina E, se assunti insieme al ferro, “ne riducono l’assorbimento, mentre il potassio, presente in molti integratori per sportivi, può diminuire l’assorbimento di vitamina B12 e, se mixato al calcio, aumentare il rischio di irregolarità del battito cardiaco“.Sempre su Vanity Fair, tuttavia, il dottor Giuseppe Maria Ricchiuto rassicura sui mix di integratori, spiegando che non sono “del tutto” controproducenti, ma che molto “dipende dagli abbinamenti specifici. Ad esempio le fibre alimentari sono degli ingredienti che possono ridurre l’assorbimento intestinale, mentre ce ne sono altri che se associati ad alcuni in particolare ne migliorano l’assorbimento come ad esempio il ferro con la vitamina C“. “E’ inoltre a mio avviso preferibile suggerire un approccio integrativo alla volta, ripetibile a cicli o al bisogno se necessario”, conclude quindi il medico.Integratori alimentari

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