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Vaccinazioni: Muore immunodepresso infettato dai fratellini non vaccinati

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Vaccinazioni: Muore immunodepresso infettato dai fratellini non vaccinati

Gli Ematologi, riuniti in Congresso Europeo a Madrid, commentarono la vicenda del bimbo con la leucemia di Monza, morto in seguito alla complicanze del Morbillo. Confermarono l’importanza dell’immunità di gregge. Dobbiamo salvaguardare tutti i bambini, soprattutto quelli più fragili, per esempio quelli affetti da malattie immunodeficienti, per esempio il bambino di sei anni, deceduto a Monza a causa di complicanze del Morbillo. Gli specialisti italiani, riuniti a Madrid per il 22° Congresso di ematologia, riconfermarono l’importanza dell’immunità di gregge. Questa immunità ha raggiunto un livello di copertura vaccinale nella popolazione, in genere il 95%; anche chi non è stato vaccinato gode dei benefici dell’immunizzazione. Il paziente immunodepresso, circondato da persone vaccinate, che quindi più facilmente non trasmettono la malattia. In questo modo si evita che le malattie infettive vengano propagate. Una fragilità da proteggere, come quella del bambino di Monza, viene ritenuta una tragedia evitabile. Il tasso di guarigione, dalla leucemia linfoblastica acuta, infatti, è di circa l’85%. Per molti di loro, con leucemia linfoblastica acuta, c’è proprio la possibilità di salvarsi, ma morire di morbillo è pazzesco. I bambini leucemici hanno un sistema immunitario molto depresso pertanto incapaci di reagire anche alle infezioni più banali. Per questo motivo, se uno di questi bambini viene contagiato dal morbillo, rischia di morire. Questo caso, dimostra ancora una volta, per l’immunità di gregge, la conferma di vaccinare tutti i bambini, non sono quelli più deboli”. Bisogna obbligatoriamente, arrivare alla vaccinazione di oltre il 95% dei bambini, questo è l’unico modo per proteggere, soprattutto i più deboli. Mi rendo conto che l’obbligare la vaccinazione può far impressione, ma per proteggere un’intera popolazione, si deve vaccinarne una parte. Questa triste vicenda, dimostra ancora una volta, che le malattie infettive vanno debellate su tutta la popolazione e non su singoli pazienti”. Ha senso vaccinare i soggetti che hanno un sistema immunitario debole oppure è inutile? Questi pazienti, sono così deboli, come il bambino di Monza, che anche se fosse stato vaccinato, avendo le difese immunitarie basse, non sarebbe stato comunque protetto contro il morbillo o altre infezioni. E’ importante che questi soggetti, non trovino intorno agenti infettivi, perché questo sarebbe per loro un rischio di sicuro contagio”. Secondo gli ematologi è importante vaccinare anche i soggetti più deboli. Possiamo dire che i vaccini, anche nei soggetti immunodepressi, possono avere un ruolo importante perché rendono il loro sistema immunitario comunque un po’ più efficace”. I rischi dei luoghi in comunità. Scuole, autobus, metropolitane, alberghi, studi medici ed ospedali: sono tutti luoghi di comunità nei quali il rischio di infezione aumenta in modo esponenzialmente. Chi trascorre molto tempo, in asilo, in albergo, nei mezzi pubblici o frequenta studi medici, aumenta il rischio, che una delle persone vicine, possa essere infetta. Il sistema immunitario, di un bambino, leucemico, è così fragile che anche se è stato vaccinato  o meno, non può permettersi di incontrare sulla sua strada infetti da morbillo.

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