ACARI
Definizione
Gli
acari sono piccoli artropodi, della dimensione di circa 200/300 micron, quasi un quarto di mm, e sono perciò invisibili a occhio nudo. Gli acari appartengono a diverse specie, ma le più comuni sono: il
Dermatophagoides pteronyssinus (DPP) e il
Dermatophagoides farinae (DPF).
Le specie che sono in modo particolare correlate all’asma sono collettivamente chiamate “
acari della polvere di casa“, poichè hanno il loro habitat permanente nell’ambiente domestico.
Per sopravvivere si nutrono delle microscopiche scaglie della nostra pelle (forfora e desquamazione cutanea), funghi che crescono sulla pelle umana, muffe, corpi e frammenti di insetti (ad es. scarafaggi), granuli pollinici, batteri e polvere domestica che contiene quanto sopra
Fonti
Gli acari possono vivere e crescere in ambienti differenti come le piante, i fiori, gli animali, l’uomo, la terra, sui laghi e sull’acqua salata, nelle case e nei rifiuti organici, nei materassi, nei libri etc.
Essi si trovano nella polvere di quasi tutte le case e il loro sviluppo numerico risente notevolmente dei fattori igienico-ambientali e climatici. In particolare, gli acari si sviluppano in quei luoghi che forniscono loro una sorgente di cibo e riparo, come i tappeti, i materassi, le coperte e i piumini.
Il periodo di massima concentrazione ambientale di acari è costituito dalle stagioni autunnale ed invernale.
Effetti sulla salute
Gli acari possono indurre nei soggetti allergici rinite, congiuntivite, eczema, tosse e asma. Le sostanze prodotte dagli acari in grado di provocare allergia (gli allergeni) sono, in particolare, le loro feci che si liberano nell’aria e vengono facilmente inalate: di conseguenza vengono in contatto con organi o apparati sensibilizzati provocando la tipica sintomatologia allergica.
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