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Acqua Minerale

Acquue-Mierali-4Acqua Minerale

L’acqua minerale è un tipo di acqua sorgiva, solitamente commercializzata in bottiglia o in boccione.

In Italia può essere venduta con la dicitura acqua minerale solo l’acqua che risponde ai criteri di legge stabiliti dal D.L. 25/1/1992 n.105 (modificato dal D.Lgs 339/99 in attuazione della Direttiva 96/70/CE), il quale recita “Sono considerate acque minerali naturali, le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute“. Per le acque potabili, le ultime due specificazioni (caratteristiche igieniche e proprietà salutari) non sono invece richieste. Il mercato delle acque minerali in bottiglia ha un’importanza particolare in Italia, che guida nettamente la classifica del consumo mondiale a persona. Per la legge italiana, le acque minerali commerciabili, possono essere divise in varie categorie secondo quanto indicato da un decreto legge:Classificazione delle acque minerali

In base al RESIDUO FISSO:

  • acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso a 180° è inferiore a 50 mg/L.
  • acque oligominerali (o leggermente mineralizzate): il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/L, indicata nella prevenzione della calcolosi renale, e agevola l’eliminazione dei calcoli favorendo la loro espulsione.
  • acque ricche di sali minerali: il residuo fisso è superiore a 1500 mg/L.
Esistono poi altre categorie, sempre previste dal Decreto, In base alla concentrazione o meno di specifici sali minerali

contenente:

  • bicarbonato,                  se il bicarbonato è                                 superiore a 600 mg/L;
  • solfata,                              se  i solfati sono                                     superiori a 200 mg/L;
  • clorurata,                        se il cloruro è                                          superiore a 200 mg/L;
  • calcica,                              se il calcio è                                             superiore a 150 mg/L;
  • magnesiaca,                   se il magnesio è                                      superiore a 50 mg/L;
  • fluorata,                           se il fluoro è                                             superiore a 1 mg/L;
  • ferruginosa,                   se il ferro bivalente è                            superiore a 1 mg/L;
  • acidula,                            se l’anidride carbonica libera è        superiore a 250 mg/L;
  • sodica,                              se il sodio è                                               superiore a 200 mg/L;
  • indicata per le diete povere di sodio, se il sodio è                 inferiore a 20 mg/L;

Etichetta

In Italia, i contenitori dell’acqua minerale deve riportare l’indicazione di:

  • acqua minerale naturale, eventualmente integrata con una classificazione basata sul contenuto di anidride carbonica.
    • totalmente degassata: se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata totalmente eliminata;
    • parzialmente degassata, se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata parzialmente eliminata;
    • rinforzata col gas della sorgente:, se il tenore di anidride carbonica libera, proveniente dalla stessa falda o giacimento, è superiore a quello della sorgente;
    • aggiunta di anidride carbonica, se all’acqua minerale naturale è stata aggiunta anidride carbonica non prelevata dalla stessa falda o giacimento;
    • naturalmente gassata o effervescente naturale, se il tenore di anidride carbonica libera, superiore a 250 mg/L, è uguale a quello della sorgente;
  • la denominazione dell’acqua minerale naturale ed il nome della sorgente ed il luogo di utilizzazione della stessa;
  • l’indicazione della composizione analitica, risultante dalle analisi effettuate, con i componenti caratteristici;
  • la data in cui sono state eseguite le analisi e il laboratorio presso il quale dette analisi sono state effettuate;
  • il contenuto nominale;
  • il titolare dell’ autorizzazione regionale all’utilizzo dell’acqua;
  • il termine minimo di conservazione;
  • la dicitura di identificazione del lotto;
  • informazioni circa alcuni eventuali trattamenti di separazione di elementi chimici.
Altre indicazioni, eventualmente contenute sulle etichette sono permesse, ma non richieste dalla legge. Parametri analitici e legislazione Nella tabella sottostante sono riportati i valori limite previsti per le acque minerali dal Decreto 542/92. Questi valori sono generalmente più alti di quelli consentiti per l’acqua potabile.

Parametro

Valore

Unità di misura

Alluminio

μg/L

Ammonio(come NH4)

μg/L

Antimonio

μg/L

Arsenico(As Totale)

10

μg/L

Bario

1

μg/L

Benzene

μg/L

Benzo(a)pirene

μg/L

Boro

5,0

mg/L

Cianuro

10

μg/L

Cadmio

3

μg/L

Cromo

50

μg/L

Fenoli

0,5

μg/L

Ferro

mg/L

Fluoruro

mg/L

Piombo

10

μg/L

Mercurio

1

μg/L

Manganese

μg/L

Nichel

μg/L

Nitrato (NO3)

45

mg/L

Nitrito (NO2)

0,02

mg/L

Rame

1

mg/L

Selenio

10

μg/L

Clorito

200

μg/L

Vanadio

μg/L

Zinco

μg/L

dove non indicato il valore la legge non prevede nessun limite specifico a condizione che il residuo fisso sia inferiore a 1500 mg/L.

Imbottigliamento

Gli stabilimenti per l’imbottigliamento sfruttano l’acqua di una sorgente. La tecnica è semplice e interamente automatizzata: le bottiglie, accuratamente lavate e sterilizzate, passano su un nastro trasportatore fino alle macchine riempitrici, alimentate con l’acqua della sorgente (questa viene addizionata con anidride carbonica per il tipo “gassato”), poi passano alle macchine tappatrici ed etichettatrici. Occorre tenere presente che non sono permesse molte operazioni sulle acque minerali: ad esempio si possono far decantare per eliminare alcuni composti come ferro e zolfo e naturalmente aggiungere anidride carbonica, ma non è affatto lecito fare trattamenti di potabilizzazione o battericidi.

Acqua minerale e salute

Molto spesso, soprattutto in pubblicità, all’acqua minerale sono attribuiti effetti benefici esagerati sulla salute. L’organismo umano è composto in media del 65 – 70% di acqua, che è l’elemento fondamentale per la vita, interviene in moltissimi processi biochimici. Tuttavia, per la salute, è estremamente necessario bere almeno la quantità minima d’acqua che serve a mantenere il corretto equilibrio idrico del corpo.

Effetto diuretico

È normale che bevendo diversi litri d’acqua, al giorno, si ha un effetto molto diuretico, questo vale anche per l’acqua del rubinetto. A dover bere più del minimo necessario è solo chi soffre di alcune patologie. Per un individuo sano è sufficiente assumere circa 1,5 – 2 litri di acqua al giorno (compresa quella negli alimenti): il meccanismo di controllo della sete è molto efficiente e bevendo solo quando si ha sete non si rischia di idratarsi più o meno del dovuto. Si consiglia di osservare attentamente sull’etichetta la presenza della voce relativa al bicarbonato (HCO3), perchè tanto più alto è questo valore, tanto più effetti diuretici può avere l’acqua, anche se chi soffre di gastrite o acidità allo stomaco può trarne beneficio.

Proprietà in base alla composizione salina

Le acque bicarbonate (HCO3) hanno una buona azione diuretica e sono efficaci nella cistite cronica, sono indicate nell’insufficienza epatica, inoltre favoriscono la digestione. Le acque solfate esercitano sullo stomaco una azione più equilibrata e meno stimolante di quelle carbonate, rilassano la muscolatura epato-biliare, e sono lievemente lassative. Le acque clorurate favoriscono l’equilibrio delle funzioni intestinali, biliari e del fegato. Leacque magnesiache svolgono un’azione lassativa e preventiva nell’arteriosclerosi. Le acque fluorate sono consigliate per la prevenzione della carie e nei casi di osteoporosi. Le acque ferrose sono indicate ai sofferenti di anemia.

Riduzione del sodio

La dose giornaliera consigliata di sodio per il corpo umano è di circa 2,4 grammi, mentre nella dieta occidentale vi è un apporto quotidiano medio di 5 grammi. Sebbene sia ormai dimostrato che l’eccesso di sodio, non porta all’ipertensione, è comunque bene non superare la soglia quotidiana consigliata. Tuttavia, matematicamente, risulta evidente che la riduzione di apporto di sodio, bevendo esclusivamente un’acqua iposodica, è trascurabile e difficilmente assimilabile, arrivando grezzo al nostro organismo, a differenza per esempio della verdura e frutta etc., che hanno subìto un processo biologico e quindi facilmente assimilabile dall’organismo. Ad esempio, bevendo due litri al giorno di un’acqua, contenente 50 mg di sodio per litro, si ingeriranno soli 100 mg (ossia 0,1 grammi) di sodio, ovvero si introdurrà nell’organismo meno del 4,2% della dose giornaliera consigliata. Passando ad un’acqua con solo 5 mg di sodio, il risparmio su due litri sarà appena di 90 milligrammi (ossia 0,09 grammi), ovvero di introdurrà solo il 0,4% dell’apporto massimo quotidiano. Per ridurre l’apporto di sodio nella dieta, quindi, il vantaggio derivato dal bere acqua minerale iposodica è secondario: molto più importante è il beneficio che si ottiene riducendo l’uso del sale da cucina, nella preparazione dei pasti. Da questo calcolo si evince che i sali nell’acqua sono trascurabili, sia come quantità che come assimilabilità.

Il mercato dell’acqua minerale

Il mercato dell’acqua minerale è l’esempio trattato nel modello dell’oligopolio di Cournot. Si tratta di un mercato a costo variabile marginale, pari a quello della sola bottiglia, e il costo fisso della concessione. Il mercato è molto remunerativo, se si considera che un litro di acqua in bottiglia costa circa quanto 1000 litri di acqua del rubinetto (circa 0,80÷1 euro al m3 di acqua, che equivale appunto a 1000 litri). Si tratta inoltre di un mercato derivante da un “bisogno indotto”, sostenuto dall’incessante pubblicità, che conferisce proprietà “quasi miracolose” alla costosissima acqua imbottigliata. All’acqua minerale sono di volta in volta attribuite particolari proprietà nutritive o terapeutiche che l’acqua del rubinetto non dovrebbe possedere. In realtà l’acqua di rubinetto è strettamente controllata (la legge prevede controlli giornalieri molto severi, con parametri spesso più restrittivi rispetto a quelli richiesti per l’acqua in bottiglia), e spesso l’acqua che viene distribuita negli acquedotti cittadini è di ottima qualità, anche superiore a quella delle acque in bottiglia (o perlomeno, il suo costo superiore non è giustificato). Non sono necessari neanche i pubblicizzati sistemi di filtraggio, che spesso peggiorano la qualità dell’acqua. La legge italiana impone per l’acqua potabile da rubinetto controlli a frequenza quotidiana, con limiti molto più stringenti e su un numero di parametri molto più alto di quelli previsti per le acque in bottiglia, garantendo una migliore qualità all’acqua del rubinetto rispetto a quella imbottigliata. L’acqua in bottiglia, inoltre, è controllata alla sorgente e all’imbottigliamento, mentre nessun controllo è richiesto al momento del consumo. Tuttavia, l’impiego di disinfettanti a base di cloro rende fortemente sconsigliabile l’utilizzo dell’acqua di rubinetto a fini alimentari, in quanto studi scientifici dimostrano una correlazione tra l’assunzione di acqua clorata e l’insorgenza di alcuni tipi di cancro (vescica, retto) altri possibili rischi per la salute umana, come aborti spontanei e malformazioni dei nascituri.  Si è segnalato inoltre che le sostanze pericolose per l’uomo permangono anche dopo la bollitura dell’acqua del rubinetto clorata. La principale voce di costo nel prezzo dell’acqua è quello del trasporto, e come nel caso degli acquedotti, anche per quelle minerali ha poco senso dal punto di vista logistico il trasporto a centinaia di chilometri, se non in altre nazioni. Le acque meno costose sono quindi quelle imbottigliate a livello locale.

I numeri dell’acqua in bottiglia

  • 154 miliardi di litri/annui sul pianeta
  • 100 miliardi di dollari spesi all’anno in acqua minerale

Litri annui, a testa, di acqua minerale (dati 2001 e 2004) [senza fonte]

Nazione

2004

2001

 Italia 194,0 154,8
 Messico 168,5 117,0
 Emirati Arabi Uniti 163,3 109,8
 Belgio 148,0 121,9
 Francia 141,6 117,3
 Spagna 136,7 101,8
 Germania 124,9 100,7
 Russia 102 99,2
 Libano 101 67,8
 Svizzera 99,6 90,1
 Cipro 92,0 67,4
 Stati Uniti d’America 90,5 63,6
 Arabia Saudita 87,8 75,3
 Repubblica Ceca 87,1 62,1
 Austria 82,1 74,6

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